Frankenstein rappresenta l’archetipo di tutto ciò che è diverso, anomalo, lontano dalla propria cultura.Il mostro è dentro ognuno di noi che urla le nostre paure, le debolezze e i comportamenti vigliacchi nei confronti della vita; è il focolare di titani spaventosi, dal cuore tenero, davanti al quale noi scaldiamo volentieri i nostri pensieri per addomesticare e sconfiggere le angosce profonde, e il corrispettivo bisogno di generare sogni di eterna, spettacolare potenza.In questa visione si innesta “Artificial”, spettacolo che attualizza il passato letterario di Mary Shelley, andando a rileggere, in chiave contemporanea, delle tematiche che si riverberano nell’inconscio dell’uomo post moderno.
regia, drammaturgia Giovanni Probo, con Giovanni Probo, Cristina Eremita, suono Alessandro Raeli, scene, videomapping Giovanni Probo, tecnico luci Valentina Pisacopiello, tecnico audio, video Alessandro Raeli, macchinisti Francesco Probo, Antonio Probo, Chiara Coppola, illustrazioni Sofia Marino, comunicazione Vincenza Zocco, foto di Daniele Metrangolo(met)